Riempire i teatri

Leggo stamattina dal blog di Civati il post: “Ad allearsi con Berlusconi – foto di teatro gremito – si riempiono i teatri” [link: http://www.ciwati.it/2013/05/02/ad-allearsi-con-berlusconi/ ]  Automaticamente penso alla telefonata ricevuta ieri dall’organizzatore di Parabiago (MI) che mi dice il mio spettacolo STASERA OVULO sabato è già tutto esaurito, hanno anche aggiunto delle sedie, ma di più non si poteva fare… Si sarà alleato anche lui con B per riempirlo?!

Non è però la prima volta e penso così anche agli altri spettacoli di tante colleghe e colleghi bravi che riempiono teatri tutte le sere, teatri da centinaia di posti e con biglietti a pagamento.

Cari politici forse non sapevate che i teatri si riempiono perché il pubblico viene spontaneamente, perché sa che noi artisti non lo prendiamo in giro. Non annunciamo in locandina una cosa e poi sul palco ne facciamo un’altra, non mettiamo in cartellone il nome di una star amata da tutti e poi invece entriamo in scena noi o l’amico nostro che è tanto bello e simpatico magari dopo mi paga pure la pizza… e una volta che lo spettacolo è finito ce ne andiamo via anche noi, smontiamo, mettiamo in ordine il camerino e lasciamo il teatro al prossimo collega, perché noi, se siamo stati bravi, andremo in un altro.

Credo sinceramente che nessuno abbia bisogno di allearsi con B per riempire i teatri. Se noi artisti lo facessimo, magari ne riempiremo uno o due, ma sappiamo che la stagione è lunga, i teatri in Italia sono tanti e soprattutto il vero pubblico non è scemo!

Immagine

[Teatro Cristallo di Oderzo (TV), 550 posti, 8 marzo 2013, STASERA OVULO]