A cosa servono i Fan Club

 

Ultimi giorni del 2014, tempo di bilanci prima di tuffarsi in un 2015 che si annuncia già felicemente impegnativo per una Attricik come me…

Le immagini di quest’anno in chiusura mi sfilano quindi davanti agli occhi dense, colorate, alcune mi ridanno un’immensa gioia, altre una sensazione di fatica, ma comunque sono tutte un pezzo di vita intensa che ringrazio di aver attraversato. I teatri, i tecnici, gli organizzatori, le sale, i camerini, gli applausi, i ristoranti, i km, gli alberghi… vecchi e nuovi incontri, debutti importanti e separazioni dolorose, un anno ricchissimo insomma! E in questo post di fine anno però scelgo di soffermarmi su chi mi ha accompagnato spesso in questi mesi di tournée, che ho conosciuto per la prima volta oppure che ho rivisto volentieri e ormai quasi cerco a fine spettacolo: i cosiddetti Fan Club…

C’è la coppia di ragazzi che vengono da Cremona, sicuramente il mio fan club più accanito, mi hanno vista dal 2010 più di una dozzina di volte e in quasi tutte le salse, d’inverno, d’estate, in piazza, in teatro, in un auditorium, una volta persino in una chiesa sconsacrata. Fanno km, a volte persino qualche centinaio per venire a riascoltare una particolare battuta in “Vecchia sarai tu!” o rivivere l’emozione finale in “Stasera Ovulo”.  Poi c’è la cinquantenne vicentina che dopo la terza volta che vede Armida in scena, ci tiene a dirmi che viene sempre quando sono nella sua provincia perché la faccio star bene. La quarantenne ferrarese che mi segue per l’Italia per portarmi ad ogni nuova data di qualsiasi mio spettacolo qualcuno in più, dal parente, all’amica, dal marito alla cliente…. Le donne piacentine che non mancano mai un debutto e impongono all’amministrazione del loro paese di inserirmi in stagione.

E poi un giorno d’estate sono arrivate anche loro: il gruppo di donne di Baganzola, una frazione del parmense.  Mi seguono da un paio di anni e ad ogni replica a cui assistono portano altre nuove donne ingrandendo sempre più il gruppo o meglio “il Tuo FanClub di Baganzola”, come amano firmarsi. L’ultima volta le ho viste lo scorso 24 ottobre a Parma per “SVERGOGNATA”, dove c’era anche la coppia di fan da Cremona, insomma avrete capito che la replica è stata un prezioso bagno di affetto!

In quell’occasione le Donne di Baganzola non solo mi hanno regalato un bellissimo mazzo di fiori (i fan sanno essere spesso molto generosi: fiori, orecchini, vino…), ma mi hanno dato anche una lettera, scritta a mano, su carta, firmata da ognuna di loro. Una lettera per dirmi grazie.

La pubblico oggi perché alla fine di questo anno così impegnativo, il GRAZIE voglio dirlo io a loro, ma anche ai cremonesi, alla ferrarese, alle piacentine e anche a tutti quelli che magari tornano a vedermi senza che io lo sappia.

GRAZIE ve lo dico io, perché sappiate che anche se un Fan Club non mi guida la macchina fino a casa dopo lo spettacolo, non mi fa la spesa, non mi fa trovare la cena pronta o mi porta in lavanderia i costumi di scena, mi da tantissimo umanamente: mi ricarica le energie, mi sostiene, mi incoraggia e soprattutto mi ricorda che non sono sola, che non sono solo io a pensare che la violenza contro le donne (e gli uomini!) ha radici lontane da estirpare, che non sono solo io ad aver “l’esclusiva del dolore” per certe cose. Il dolore per una mancata gravidanza, per il mancato diritto di invecchiare o per essere quella che sono, cioè una “svergognata”….

Quindi il GRAZIE! lo dico io e ve lo dico di cuore.

la vostra Attricik