L’Amore è il motore dei personaggi ed è esattamente lo stesso di ogni essere umano.
Sto aiutando una persona a scrivere il suo nuovo spettacolo e tra scaletta temporale, azioni e caratteristiche dei personaggi, a un certo punto è venuto fuori il tema del “riconoscimento”.
Si tratta sostanzialmente dell’obbiettivo del personaggio, ovvero il suo desiderio, cosa vorrebbe raggiungere in quel momento della sua vita. Una volta messo a fuoco l’obbiettivo, si possono immaginare le azioni che intraprenderà per arrivarci, i personaggi che lo aiuteranno o lo ostacoleranno, i problemi che dovrà risolvere, le vittorie che festeggerà lungo il percorso, etc… E soprattutto la sua storia, chi era, dove è nato, da chi, come è stata la sua infanzia e via dicendo.
E’ esattamente quello che succede nella nostra vita, viviamo per raggiungere certi obbiettivi, che siano professionali o sentimentali, quello che crediamo ci spinga a raggiungerli, può essere l’ambizione, la sete di potere, il riconoscimento sociale appunto, la sicurezza negli affetti o quella economica, ma a scavare bene bene, il vero motore profondo è l’Amore.
Il nostro caro amico “bisogno d’Amore”, quello che ci è mancato e che cerchiamo di ritrovare oppure di cui cerchiamo di vendicarci perché è ingiusto ci sia mancato, o ancora quello ricevuto ma che vorremmo ancora e ancora, e che quindi cerchiamo di riprodurre, persino dare Amore è un modo per riceverne.
Quindi se volete scrivere la storia di un personaggio, partite dalla domanda: cosa vuole? qual è il suo obbiettivo? che tipo di Amore ha ricevuto o meno nella sua infanzia?
Poi certo, se ripassate anche le puntate di Pedagogia Nera, potreste trovare ottimi spunti per immaginarne la famiglia e la sua vita da adulto.
ps: la foto è stata scattata durante lo spettacolo UN SACCHETTO D’AMORE